‘NDO ME POGGIO? Storie migranti tra Poggio e Argentina

regia Ylenia Pace
con la collaborazione di Matteo Osimani e Gabriele Bonafoni

Lo spettacolo nasce da una ricerca umana tra i ricordi e le esperienze della ‘gente del Poggio’, da un incontro con i nostri ‘nonni’ e dall’ascolto dei loro racconti. I veri protagonisti di queste preziose storie sono i loro stessi ‘nonni’, emigrati  per sfuggire alla miseria, alla guerra o alle vendette; questi trovarono in Argentina nuove fortune, antichi sfruttamenti e, in alcuni casi, l’oblio.

‘NDO ME POGGIO muove anche da un’indagine terrestre, poiché abbiamo scelto come punto di orientamento per le nostre ricerche il radicamento di quegli uomini alla ‘terra’: una terra madre e matrigna, che  essi servirono sempre con passione e fatica, ai tempi in cui  un ‘nonno’ era contemporaneamente agricoltore, cavatore, pescatore e carrettiere, e una ‘nonna’ insieme madre, lavandaia, cuoca e padrona di casa.

Lo spettacolo è ispirato infine dalle forme divine della poesia e della letteratura: forme attraverso le quali il poggese Giuseppe Bartolucci, non solo ci ha condotti sulle rotte dei nonni migranti, ma ha saputo altresì gettare un ponte tra terre e culture divise dall’oceano.

Al soffio del vento della pampa
[…]
giunge da lembi sconosciuti
da oltre l’immenso mare l’emigrante,
forgia la dura zappa e già l’aratro
fende la terra che non sa di ferro.
G. Bartolucci

Tornata in Italia dopo anni passati in Argentina, la nonna racconta al nipote del tempo passato; dalla memoria di una sola donna prendono corpo in scena le vicende di tante famiglie, uomini e donne, poggesi e migranti. Sono ricordi di un Poggio fatto di miseria e fatica, storie di viaggi in cui la posta in gioco è la propria identità e il proprio mondo.

Così il giovane poggese salpa alla ricerca delle proprie radici e incontra coloro che si sono fermati. Conosce poggesi piegati dallo sradicamento e dall’arrivo in una terra nuova e sconosciuta, aspra come quella da cui erano fuggiti. Ma ascolta anche storie fortunate e scopre una nuova forma di solidarietà, figlia dell’appartenenza a quella cultura distante che, nonostante tutto, permette che l’Io e il Tu diventino un Noi.

Repliche:

30 e 31 luglio ore 19.30 al Teatrino del Poggio, Poggio di Ancona

25 marzo ore 19 e ore 20.30 all’Osteria del Poggio, Poggio (AN)

26 marzo ore 19.00 all’Osteria del Poggio, Poggio (AN)

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Foto di Silvia Capitani

Pubblicato il 29 gennaio 2011 su Archivio, Progetto Memorie del Lavoro. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 1 Commento.